e inserire dei versi di un omonimo ? "È vero, come ha detto qualcuno, che in un mondo senza paradiso tutto è addio. Sia che tu saluti con la mano o no,
è addio, e se non ti salgono lacrime agli occhi è addio lo stesso, e se fingi di non accorgerti, odiando ciò che passa, è addio lo stesso." Mark Strand
Grazie Davide per avermi segnalato l'errore eclatante che ho commesso e di cui io invece non mi ero accorta affatto! A dimostrazione che la profondità non si "gestisce" ma al massimo si scandaglia, come scrivi tu nel tuo post che ho appena letto... Le immagini che scegliamo dicono di noi più di quelle che noi creiamo. In realtà sapevo benissimo che questa foto è di Stieglitz, visto che l'avevo scelta mentre cercavo le foto delle mani di Georgia O'Keeffe. Questa foto di Rebecca mi ha colpito moltissimo e l'ho osservata a lungo perché va ben oltre la bellezza estetica dell'immagine e del corpo ma rivela una tale intimità e profondità dello sguardo dell'autore verso un'immagine di donna che inconsapevolmente ho attribuito questo sguardo al marito Paul, del resto egli stesso grande fotografo. Eppure la protagonista assoluta di questa immagine è Rebecca stessa e il rapporto col suo corpo: quel prendersi con la mano il seno è un gesto molto femminile, molto intimo, di grande forza e delicatezza al tempo stesso. Per non parlare poi della simbologia dell'acqua...
E' vero, viene da associare automaticamente una simile intimità nel ritrarre Rebecca a Paul Strand, prima che a qualsiasi altro. Invece l'ha fatta Stieglitz in un momento in cui Strand era lontano per lavoro e si trovavano insieme (non ricordo più dove) solo lui, Rebecca e Georgia. Del resto Stieglitz affermava di "far l'amore attraverso la macchina fotografica", oltre al fatto che pare ci fosse qualcosa di profondamente intimo (amore?) anche tra la O'Keefee e la Strand. Insomma, un bel triangolone - se non consumato - almeno stuzzicante per la creatività di Stieglitz. Sempre parlando di intimità (scusa se posso apparire pedante, ma è solo per condividere alcune curiosità riguardanti questa foto) bisogna anche dire che Stieglitz era fanatico del gesto di prendere il seno tra le mani. Ci sono molte foto di Georgia in questa posa. Cmq di questo scatto parla molto un bellissimo libro, che se non hai ancora letto ti consiglio assolutamente: Geoff Dyer. "L'infinito istante". http://www.einaudi.it/libri/libro/geoff-dyer/l-infinito-istante/978880618533 ciao!!
E' vero, la forza di questa foto è la tensione emotiva che si riesce a percepire che si è trasfigurata in puro valore estetico. Quando l'arte e la vita vera diventano un tutt'uno, la bellezza commuove... Ed è bello pensare anche che dietro ci sia una bella storia di affetti e di condivisione, tra persone il cui valore sia anche umano e non solo artistico, cosa che non sempre avviene. MI sembra un bellissimo libro, quello che mi consigli. Ho letto la scheda e ti sono veramente grata perché l'argomento mi interessa moltissimo e mi pare un'ottima occasione di riflessione sulla fotografia con un taglio molto interessante. L'ho già ordinato in libreria! A presto :-)
5 commenti:
e inserire dei versi di un omonimo ?
"È vero, come ha detto qualcuno, che
in un mondo senza paradiso tutto è addio.
Sia che tu saluti con la mano o no,
è addio, e se non ti salgono lacrime agli occhi
è addio lo stesso, e se fingi di non accorgerti,
odiando ciò che passa, è addio lo stesso."
Mark Strand
Foto meravigliosa. Però non è del marito di Rebecca, Paul Strand, ma di Alfred Stieglitz.
:-)
Grazie Davide per avermi segnalato l'errore eclatante che ho commesso e di cui io invece non mi ero accorta affatto!
A dimostrazione che la profondità non si "gestisce" ma al massimo si scandaglia, come scrivi tu nel tuo post che ho appena letto... Le immagini che scegliamo dicono di noi più di quelle che noi creiamo. In realtà sapevo benissimo che questa foto è di Stieglitz, visto che l'avevo scelta mentre cercavo le foto delle mani di Georgia O'Keeffe. Questa foto di Rebecca mi ha colpito moltissimo e l'ho osservata a lungo perché va ben oltre la bellezza estetica dell'immagine e del corpo ma rivela una tale intimità e profondità dello sguardo dell'autore verso un'immagine di donna che inconsapevolmente ho attribuito questo sguardo al marito Paul, del resto egli stesso grande fotografo. Eppure la protagonista assoluta di questa immagine è Rebecca stessa e il rapporto col suo corpo: quel prendersi con la mano il seno è un gesto molto femminile, molto intimo, di grande forza e delicatezza al tempo stesso. Per non parlare poi della simbologia dell'acqua...
E' vero, viene da associare automaticamente una simile intimità nel ritrarre Rebecca a Paul Strand, prima che a qualsiasi altro.
Invece l'ha fatta Stieglitz in un momento in cui Strand era lontano per lavoro e si trovavano insieme (non ricordo più dove) solo lui, Rebecca e Georgia. Del resto Stieglitz affermava di "far l'amore attraverso la macchina fotografica", oltre al fatto che pare ci fosse qualcosa di profondamente intimo (amore?) anche tra la O'Keefee e la Strand. Insomma, un bel triangolone - se non consumato - almeno stuzzicante per la creatività di Stieglitz.
Sempre parlando di intimità (scusa se posso apparire pedante, ma è solo per condividere alcune curiosità riguardanti questa foto) bisogna anche dire che Stieglitz era fanatico del gesto di prendere il seno tra le mani. Ci sono molte foto di Georgia in questa posa.
Cmq di questo scatto parla molto un bellissimo libro, che se non hai ancora letto ti consiglio assolutamente: Geoff Dyer. "L'infinito istante". http://www.einaudi.it/libri/libro/geoff-dyer/l-infinito-istante/978880618533
ciao!!
E' vero, la forza di questa foto è la tensione emotiva che si riesce a percepire che si è trasfigurata in puro valore estetico. Quando l'arte e la vita vera diventano un tutt'uno, la bellezza commuove... Ed è bello pensare anche che dietro ci sia una bella storia di affetti e di condivisione, tra persone il cui valore sia anche umano e non solo artistico, cosa che non sempre avviene.
MI sembra un bellissimo libro, quello che mi consigli. Ho letto la scheda e ti sono veramente grata perché l'argomento mi interessa moltissimo e mi pare un'ottima occasione di riflessione sulla fotografia con un taglio molto interessante. L'ho già ordinato in libreria! A presto :-)
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